Il 17 maggio 2019 Friends of Thandolwethu ha organizzato un’occasione di dialogo con l’approccio all’educazione dell’infanzia ispirato a Reggio Emilia, durante il quale riflettere insieme a partire da questa domanda: ‘Cos’è un approccio all’educazione dell’infanzia decolonizzato e ispirato a Reggio Emilia e quanto è appropriato al contesto di Cape Town?’

Genitori, insegnanti, atelieriste, personale delle scuole d’infanzia, accademiche, volontari e volontarie e studenti si sono incontrati per discutere dell’educazione nelle scuole dell’infanzia e di approcci educativi per la prima infanzia decolonizzati e ispirati a Reggio Emilia.
Il bravissimo artista Andy Mason (AKA N.D. Mazin) ha preso parte a questo seminario catturando le conversazioni in questi incredibili poster!

 

Biografia:
N.D. Mazin è uno scrittore, redattore, disegnatore, editore e professionista della comunicazione con un Master in studi culturali e dei media e oltre 30 anni di esperienza nella comunicazione, nell’editoria e in campagne pubblicitarie in Sudafrica, con un particolare interesse per le strategie di narrativa visuale al servizio dell’educazione pubblica, principalmente nel settore dello sviluppo.

Come co-fondatore e direttore creativo di Artworks Communications (Durban, 1989-2008) e co-fondatore e capo della Comic Art Unit del Centre for Comic, Illustrative and Book Arts (CCIBA) all’università di Stellenbosch (2009-2015), ha contribuito allo sviluppo della narrativa visuale, in particolare del fumetto, quale veicolo per la partecipazione pubblica in Sudafrica.

Le sue numerose pubblicazioni includono articoli di ricerca accademica, fumetti educativi, underground comix, manuali per la formazione illustrati, antologie di vignette politiche e letteratura grafica, e un notevole studio storico sull’arte fumettistica sudafricana. Ha organizzato una quantità di mostre collettive, colloqui, laboratori ed eventi pubblici per promuovere l’arte del fumetto in Sudafrica e ha partecipato a numerosi eventi e conferenze internazionali. Particolarmente interessato a questioni di razza e rappresentazione nell’arte satirica, su questo tema ha scritto pubblicazioni di livello internazionale.
Nel 2008 ha smesso di lavorare per agenzie per diventare un autore squattrinato alla ricerca della “vita d’artista” e, con sua moglie Catherine, si è trasferito a Muizenberg, Cape Town. Nel 2009 è stato fra i fondatori del Centre for Comic, Illustrative and Book Arts (CCIBA) all’università di Stellenbosch e da allora è stato coinvolto in numerose iniziative fumettistiche, mostre e pubblicazioni.

A partire dalla metà degli anni settanta ha pubblicato in proprio comix underground. Fra le sue antologie di fumetti locali pubblicate in proprio ci sono PAX: Pre-Azanian Comix 1-6 (Durban Cartoon Project, 1985-7) e Mamba Comix 1-5 (Artworks Communications, 2003-2007) oltre ad antologie di vignette politiche, Don’t Joke! (2009) e Just for Kicks! (2010), entrambe create in collaborazione con John Curtis e pubblicate da Jacana Media. Queste ultime sono state le prime collezioni a dimostrare e promuovere l’ampiezza del raggio d’azione delle vignette politiche nel nuovo Sudafrica (e hanno condotto alla creazione del sito Africartoons.com da parte di John Curtis).

Come scrittore accademico Andy ha prodotto una quantità di articoli su vari aspetti del fumetto e della comic art in Sudafrica, e molti di questi sono stati inclusi in antologie internazionali. La sua storia critica della comic art sudafricana, What’s So Funny? Under the Skin of South African Cartooning (Double Storey Books, Cape Town, 2010) è considerata la pubblicazione più autorevole sull’argomento.

Come artista, nel 2013 ha pubblicato in proprio la graphic novel The Legend of Blue Mamba. Si tratta del primo volume di una trilogia a fumetti.

In qualità di curatore, Andy ha co-curato numerose mostre ed eventi di comic art, fra cui Co/Mix: Comic Art/Mixed Media (National Arts Festival, Grahamstown, 2011), Co/Mix @ Open Book Literary Festival (Cape Town 2012), e Open Book Comics Festival (Cape Town, 2013).

Nel 2013 ha lanciato il GrafLit project, un progetto CCIBA in associazione con la Youngblood Art Foundation e Mamba Media, con l’assistenza di Su Opperman, Roberto Millan, Jean de Wet e Keda Gomes. Risultato di questo progetto è stata la pubblicazione di due edizioni della GrafLit anthology of contemporary South African comic art associate a mostre collettive (Youngblood Gallery, Cape Town, 2013-14) che hanno messo in luce una nuova generazione di artisti che lavorano all’intersezione fra il fumetto e le belle arti. Più recentemente Andy e Su Opperman hanno co-curato due mostre collettive, Graphic Radicals at the Cutting Edge of Comic Art presso Alive Café in Muizenberg (2014) e Speechless: South African Comic Artists on the State of the Nation alla Erdmann Contemporary Gallery, Cape Town (2015).

Andy ha uno studio virtuale a Cape Town, l’Azania Mania Art Kolektiv (AMAK), che offre a giovani artisti e designer di talento opportunità di fornire servizi specialistici a clienti della società civile e dei settori pubblico e privato. Dal 2012, ha anche fornito servizi di documentazione grafica (‘fumetto nudo’) per conferenze, laboratori e sessioni di visualizzazione di scenari, e nel 2015 ha aperto una galleria-negozio pop-up al Bluebird Garage community market di Muizenberg.

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Documentazione grafica del seminario del 17 maggio